Pubblicato il: 23 Settembre 2024
l weekend appena concluso ha fatto riemergere i valori del team, impegnato su più campi di gara e in particolare con la gara che assegnava la maglia iridata marathon negli Stati Uniti.
A Snowshoe, in West Virginia, le condizioni meteo nei giorni precedenti la competizione hanno caratterizzato la traccia, già insidiosa per natura, con ulteriore fango.
Casey South e Peeter Pruus si sono schierati in un parterre di primissimo livello per giocare le loro carte e cercare il risultato. La prova iniziata alle 8.30 (14.30 italiane) ha visto ritmi altissimi dalle prime fasi, nessuna nazionale è realmente riuscita a prendere il controllo della corsa e si sono ricreate dinamiche individuali delle marathon.
Il giovane Casey South è stato pronto a saltare a bordo del primo gruppo che andava a condizionare le sorti della gara, un gruppo folto ma con un livello molto omogeneo. L’atleta svizzero ha sfruttato le sue doti di passista scalatore per affrontare una gara dalle velocità elevatissime in cui non era assolutamente facile fare la differenza. Il gruppo in cui Casey aveva messo le ruote è giunto compatto sotto all’ultima salita dove è partito lo sprint.
«La gara è stata velocissima dall’inizio su un terreno molto scivoloso, ad un certo punto un sasso rimbalzato sul piede mi ha costretto a fermarmi e sistemare la scarpa e quando sono ripartito ero circa in 20ª posizione. Il gruppo in cui mi trovavo ha cominciato a risalire posizioni fino a quando siamo arrivati a compattarci in un gruppo che si giocava le posizioni dalla 7ª alla 10ª. Fino all’arrivo è stato uno sprint lunghissimo e sono giunto poco fuori dalla top10, 11°, un risultato dal gusto dolce amaro per dirla tutta, speravo in qualcosa di più».
Dal 7° atleta, Gioele De Cosmo, a Casey il distacco è stato solamente di 12 secondi, un dato che la dice lunga sulle dinamiche di gara e quanto veloce sia stata, con l’11° posto finale Casey ha migliorato le sue precedenti prestazioni ai campionati del mondo definendosi come un atleta di primissimo livello.
Sorte ben peggiore ha avuto Peeter Pruus che dopo appena 5 km è finito a terra a seguito di un contatto, con conseguente lussazione della spalla.
Weekend estremamente positivo in Italia, Andrea Candeago ha dimostrato grande affiatamento sostenendo a distanza i compagni di squadra. Per il bellunese giornata da incorniciare, alla Val di Non Bike è giunto da solo sotto al traguardo dominando davanti ad atleti molto più esperti come Martino Fruet e Juri Ragnoli. Il più giovane del team continua a dimostrare una crescita costante, per lui la Val di Non bike rappresenta il secondo successo assoluto stagionale.